La chemioterapia lavora puntando a tutte le cellule che si dividono molto rapidamente nel corpo. I capelli sono la seconda cellula a divisione più rapida del corpo, e questa è la ragione per cui molti farmaci chemioterapici causano l’alopecia: semplicemente, i capelli vengono coinvolti nell’azione di cura del farmaco.

I follicoli piliferi in fase di crescita vengono in questo modo attaccati, con conseguente perdita di capelli circa 2 settimane dopo l’inizio del trattamento chemioterapico.

Il danno che le medicine provocano al follicolo pilifero può essere alleviato utilizzando il raffreddamento del cuoio capelluto, noto anche come ‘casco freddo’.

Funziona riducendo la temperatura del cuoio capelluto di pochi gradi immediatamente prima, durante e dopo la somministrazione della chemioterapia.

Ciò a sua volta riduce il flusso di sangue ai follicoli piliferi: questo rallentamento forzato e locale nel flusso sanguigno dei follicoli è il fattore-chiave che può arrivare ad impedire o ridurre la perdita dei capelli.

Sebbene questo processo e la sua effettiva riuscita in termini di conservazione dei capelli dipenda da molti fattori, le ricerche e gli studi hanno dimostrato che esso può essere efficace in una vasta gamma di regimi chemioterapici.

Il punto di vista scientifico

Il sistema di raffreddamento del cuoio capelluto Paxman si è dimostrato molto efficace nel prevenire la perdita dei capelli.

La chemioterapia del cancro è studiata per colpire con precisione e rapidamente le cellule che si stanno dividendo e – in un qualsiasi momento della vita di una persona – il 90% dei follicoli dei capelli umani si trovano nella fase di divisione attiva. Un obiettivo perfetto, purtroppo…

La perdita dei capelli avviene frequentemente a causa di atrofia parziale o totale del bulbo alla radice dei capelli, causando una costrizione del fusto dei capelli, che poi si rompono facilmente.

La divisione cellulare viene così decelerato dal raffreddamento.

Inoltre, una diminuzione dell’attività metabolica delle cellule nel follicolo pilifero potrebbe causare una riduzione più generale della citotossicità dei farmaci chemioterapici localizzati al cuoio capelluto, aiutando così il paziente a “smaltire” ua parte del trattamento.

Il raffreddamento del cuoio capelluto provoca la vasocostrizione dei vasi sanguigni, che è un dimostrato fattore di riduzione del flusso sanguigno nel cuoio capelluto fino al 20-40% del tasso normale, con conseguente minore dosaggio dei farmaci chemioterapici ai follicoli piliferi: più sono ristretti i vasi sanguigni durante e subito dopo la somministrazione dela chemio, meno sangue “tossico” passerà ai bulbi e meno essi verranno aggrediti dal farmaco, che appunto individua il normale comportamento a rapida divisione delle cellule dei capelli come elemento potenzialmente tumorale e le aggredisce.

22 gradiÈ anche indicato dagli studi che una ridotta attività biochimica – grazie al raffreddamento – rende i follicoli dei capelli in genere meno vulnerabili al danno degli agenti chemioterapici.

Gregory ed altri (vedi le referenze scientifiche riportate oltre) hanno rilevato che la prevenzione dell’alopecia si è verificata quando la temperatura del cuoio capelluto è stata ridotta al di sotto di 22 ° C, mentre Bulow ed altri hanno dimostrato che una temperatura sottocutanea inferiore a 22 ° C corrisponde a una temperatura epicutanea di 19 ° C.

I risultati di questi test indicano che l’apparecchiatura utilizzata nello studio ha ridotto le temperature del cuoio capelluto ad un livello costante ottimale per la prevenzione dell’alopecia.

Cold capIl livello di successo è determinato dal grado di abbassamento e mantenimento della temperatura del cuoio capelluto durante il periodo di trattamento.

Il casco Paxman è stato specificamente progettato in silicone leggero per contribuire a produrre questo costante e preciso raffreddamento e l’attrezzatura è stata testata scientificamente per questo scopo.

Riferimenti

  • Paxman publication: Chemotherapy Induced Hair Loss.
  • Gregory RP, Cooke T, Middleton J, Buchanan RB, Williams CJ (1982) Prevention of doxorubicin-induced alopecia by scalp hypothermia; relation to degree of cooling. British Medical Journal 284, 1674.
  • Bulow J, Friberg L, Gaardsting O, Hansen M. Frontal subcutaneous blood flow, and epi and subcutaneous temperatures during scalp cooling in normal man. Scand J Clin Lam Invest 1985, 45, 505-508.